martedì 25 giugno 2013

Waiting for the past 2, ovvero ma siamo davvero sicuri che il futuro sia il futuro?




        




                                                       
                       









Per il secondo anno consecutivo Torino, città che sicuramente più di altre in Italia incarna lo spirito vittoriano, sabato 22 giugno ha ospitato un evento interamente dedicato allo steampunk, corrente letteraria e non solo, che lentamente sta riemergendo dal mare di vapore che l'ha sempre nascosta al grande pubblico.
La manifestazione, intitolata Waiting for the past e organizzata nella splendida cornice del parco Le Serre di Grugliasco, è iniziata con un luculliano pic nic vittoriano; nella miglior tradizione di fine ottocento splendide dame, abbigliate con abiti ancor più belli, ed eleganti gentiluomini hanno ritagliato un angolo di storia tra cestini per il pranzo ed invitanti stuzzichini, il tutto accompagnato dall'arpa della bravissima Chiara Sebastiani . Il tardo pomeriggio è proseguito tra dimostrazioni di falconeria e improvvisati set fotografici nell'attesa delle sfilate in programma. Una piccola nota di merito è da dedicare ad una illustratrice che, con le sue tavole, aveva il compito di introdurre gli astanti nel salone degli eventi: EpHyGeNiA. Gli strani esseri meccanicizzati e pieni di rondelle non potevano trovare cornice migliore per correre liberi tra i curiosi convenuti. Convenuti che, come da programma hanno potuto contare sulla presenza dell'associazione Steampunk Italia. I mercenari del vapore, ancora una volta, sono riusciti ad affascinare il pubblico con i loro macchinari verniani e con i loro ritrovati galenici.
Dopo i convenevoli di rito, ecco iniziare la serata con gli abiti, rigorosamente vittoriani e steampunk, di Silvia Alphard e Stefania Bancone, stiliste ormai note negli ambienti del vapore italiano, che con le loro creazioni, e grazie a le bellisiime modelle naturalmente, sono riuscite a togliere il fiato agli spettatori presenti. Spettatori che anno potuto ricominciare a respirare solo dopo lo spettacolo dell'illusionista Walter Maffei, capace, con le velocissime mani di trasformare trucchi già visti in qualcosa di nuovo.
Con un abbondante riterdo di due ore sulla scaletta la serata entra nel vivo quando salgono sul palco i Dismal. Il gruppo torinese che mosse i primi passi nel lontano 1995, si è sempre caratterizzato per l'utilizzo di sonorità ricercate e atmosfere ambient. Con il passare degli anni racconta Bradac, storico fondatore della band, gli imopegni e la vita hanno fatto sì che, dopo una lunga esperienza all'estero, la produzione della band rallentasse. Dopo sei anni però ecco giungere il nuovo album che, grazie anche alla voce della fantastica Rossana Landi, rievoca atmosfere oniriche spesso non facili ad un primo ascolto.

Dopo il concerto la serata si scatena con Max'el e Mitch, veri capisaldi delle serate dark, new wave e goth di Torino e naturalmente col loro pubblico nero, lucido e trasgressivo.


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